I terreni della Paneretta
Come mostrano chiaramente le cartine geologiche, la matrice di formazione dei suoli è quella degli scisti argillosi di origine pliocenica di varia natura e colore, dal rosso violetto al grigio chiaro, alternata ai suoli a matrice calcarea che affiorano a tratti e la cui origine risale ai tempi in cui il clima in Chianti era di tipo sub tropicale. I terreni a matrice calcarea sono per loro natura più solubili ed hanno quindi dato origine a substrati più fertili tendenti al colore rossastro permettendo, seppur nella naturale povertà generale di questi terreni, la coltivazione della vite grazie alla buona capacità di ritenzione dell’acqua, aspetto fondamentale per superare la siccità estiva. Essendo terreni poco profondi limitano la capacità di espandersi dell’apparato radicale della vite e di conseguenza gli eccessi di vigore della pianta. La caratteristica principale di questi suoli è l’estrema differenziazione esistente nell’ambito di poche centinaia di metri.
I terreni e la natura dei vigneti
Tale caratteristica è messa bene in evidenza in tre zone distinte:
Terrine, Torre a Destra, Torre a Sinistra
Si tratta di suoli esposti a Est-Sud/Est dove sono dominanti i galestri chiari e le formazioni calcaree. Gli strati sono disposti nella direzione della collina e gli affioramenti rocciosi sono deboli. I terreni sono di colore ocra chiaro, poco erosi ed hanno uno straordinario equilibrio fisico.
Ciliegio, Bossolo, Barbiano
Su questi suoli la struttura dei flysc lascia intravedere strati di argilliti scistose rosso violacee alternate a banchi di deposito di terreni più argillosi e limosi.
Tali suoli sono più facilmente erodibili.
Querciole e Poggio
Sono suoli meglio conservati essendo semipianeggianti e posti in cima ai poggi. Su questi terreni si vede meglio il processo di antica formazione risalente a epoche climatiche di tutt’altra natura, dove le aggressioni del ferro e dell’alluminio sui banchi calcarei, ha dato origine a suoli più profondi e forti. La giacitura di questi terreni unita alla loro esposizione lì protetti dal dilavamento e resi più generosi.
L’origine dei nostri vini
Tali differenziazioni dei suoli si fanno naturalmente sentire nel carattere dei vini. Dai terreni delle Terrine e delle Torri si ottengono uve che danno origine a vini più corposi e complessi; da terreni come Ciliegio, Bossolo e Barbiano si ottengono vini più esili ma più eleganti, mentre i suoli come quelli delle Querciole e del Poggio sono più adatti ai vini d’annata in quanto la profondità dei terreni impedisce importanti concentrazioni nelle uve.
Per una precisa scelta aziendale i vitigni utilizzati sono esclusivamente il Sangiovese e il Canaiolo nero,frutto di selezioni interne all’azienda che si tramandano da generazioni.
La vera “forza” di questa azienda sono gli impianti di vigneti molto vecchi e di densità medio alta che sono sopravvissuti al terribile periodo dei piani verdi e alla “ristrutturazione” dei vigneti in Toscana avvenuti negli anni sessanta e settanta.
Pertanto tutto il materiale genetico esistente in azienda è strettamente proveniente da cloni autoctoni che rappresentano a pieno titolo i caratteri di questi suoli.
La ragione di usare Sangiovese e Canaiolo nero è il frutto della nostra convinzione che tali vitigni,oltre che a rappresentare indiscutibilmente la nostra tradizione, sono anche la giusta ed unica risposta al sempre maggior successo dei vini del nuovo mondo.